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martedì 15 maggio 2018

una giornata sul redentore


Nel mese di aprile ci siamo dati alla montagna. Abbiamo deciso di salire sulla cima del Redentore.
Il monte Redentore è una cima dei monti Aurunci in provincia di Latina, per intenderci è quella montagna che sovrasta  Formia e  sulla  cui sommità è posta la statua del Cristo redentore.
Nelle giornate in cui il cielo è terso la sagoma di questa splendida montagna è visibile addirittura dal lungo mare di Pozzuoli alle spalle del monte di Procida.
Noi veniamo da Castelvolturno, un oretta di macchina  ci troviamo subito sul confine tra Lazio e Campania identificabile tramite il ponte moderno di Minturno che ha sostituito il ponte real Ferdinando visibile a lato. Altri 10 minuti di macchina e siamo a Maranola, un piccolo borgo in cui il tempo s'è fermato al dopo guerra, attraversato dalla strada che porta sulla vetta.
Seguendo la strada si sale fino alla località Pornito dove si trova un rifugio/bar dove oltre ad una bibita fresca si possono assaggiare anche i formaggi prodotti sul posto.  Da qui parte uno dei sentieri che portano in cima al Redentore,


Si tratta di un sentiero davvero molto suggestivo in quanto è scavato nella roccia nel fianco della montagna.
Infatti la strada costeggia lungo il bordo del monte Altino salendo fin su il monte redentore, passando per lo spettacolare eremo di san Michele Arcangelo. Il panorama è molto suggestivo, a tratti irreale, sei sul costone di una montagna e se guardi dal altra parte il tuo sguardo si perde nell'immensità del mare che accarezza Formia e Gaeta che giacciono sotto i tuoi piedi.


Purtroppo quando siamo andati noi questo sentiero non era completamente praticabile a causa di una frana. Buona parte dei parapetti in legno, che già danno l'impressone di essere fragili in quanto arsi dal sole, erano crollati e pertanto  alquanto pericoloso; Per cui abbiamo optato per l'altro percorso, molto più lungo che gira attorno alla montagna e che permette di visitare sia la cima del monte redentore sia il santuario passando dall'altro lato
Parte del percorso lungo circa 7 km lo abbiamo fatto con la macchina, visto che il tragitto e la pendenza erano oltre la nostra portata di montanari della domenica, in pieno stile camel trophy, asfalto nemmeno a pagarlo...


 all' ultima area pic nic prima della cima abbiamo lasciato l'auto  e preso un percorso di un paio di chilometri che prima in mezzo ad un boschetto, poi direttamente sulla cime di una montagna ci ha portato dinnanzi alla fine del primo  sentiero che permette di raggiungere sia l'eremo sia la cima del redentore con al statua,
due chilometri a piedi e si giunge dinnanzi al santuario,  che altro non è che una grotta naturale chiusa con la facciata di una chiesa.

all' interno è visibile la struttura della grotta con un piccolo altare in marmo.
nei pressi c'e' anche una piccola fonte.




Il panorama e la piccola chiesa valgono la fatica del sentiero in pendenza.
il percorso è accessibile anche a i cani sciolti. La dolce Pilar la tenevo al guinsaglio perchè sono una mamma troppo apprensiva e... soffro un attimino l'altezza..... e quindi mi sono fatta venire tante paure! Ma alla fine anche lei s'e' diverita molto. Di sicuro torneremo a visitare il Redentore, in quanto mi manca il secondo tratto quella della salita fin su la statua, sentiero che non abbiamo esplorato in quanto s'era fatto tardi.