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domenica 20 maggio 2018

IL PONTE TIBETANO DI LAVIANO


Se siete alla ricerca di una esperienza unica, immersi nella natura, una passeggiata sul ponte tibetano

di Laviano è quella che fa per voi.



 Il ponte è aperto tutti i fine settimana dalle 10 alle 18 ed il biglietto per attraversarlo e per la visita al

castello costa solo due euro. Non vi sto a tediare con i nr del ponte, questi li potete trovare da voi con

una semplice googolata, ma vi assicuro che è una passeggiata unica nel suo genere.


Non capita tutti i giorni di restare sospesi a circa

90 mt su di un ponte d'acciaio, e poter vedere

chiaramente cio che abbiamo sotto i piedi,

ovvero il nulla...

Il ponte è sicuro, i corrimano sono solidi, ma....

si muove e anche parecchio. A me,  che sono una

fifona ha fatto effetto, sopratutto quando mi sono trovata da sola sul ponte. La prima traversata è stata con 5-6 persone e quindi ero concentrata su dove mettessi i piedi, a guardare il panorama etc etc, ma nel tornare indietro mi sono trovata sola dinnanzi al ponte vuoto e lo vedevo chiaramente ondeggiare sotto il nostro peso e in balia del vento.  Vi assicuro che fa il suo effetto.


La visita al castello è anch'essa suggestiva, ma c'e un velo di malinconia, nella consapevolezza che su questo splendido rudere ha infierito, e non poco anche la violenza del sisma del 1980.




Infatti Laviano è un paese interamente ricostruito dopo il terremoto, ma dove ho percepito una forza,

la forza di un paese di rinascere dalle macerie e di non noscondere le proprie cicatrici, ma anzi di

mostrarle orgogliosi.












martedì 15 maggio 2018

una giornata sul redentore


Nel mese di aprile ci siamo dati alla montagna. Abbiamo deciso di salire sulla cima del Redentore.
Il monte Redentore è una cima dei monti Aurunci in provincia di Latina, per intenderci è quella montagna che sovrasta  Formia e  sulla  cui sommità è posta la statua del Cristo redentore.
Nelle giornate in cui il cielo è terso la sagoma di questa splendida montagna è visibile addirittura dal lungo mare di Pozzuoli alle spalle del monte di Procida.
Noi veniamo da Castelvolturno, un oretta di macchina  ci troviamo subito sul confine tra Lazio e Campania identificabile tramite il ponte moderno di Minturno che ha sostituito il ponte real Ferdinando visibile a lato. Altri 10 minuti di macchina e siamo a Maranola, un piccolo borgo in cui il tempo s'è fermato al dopo guerra, attraversato dalla strada che porta sulla vetta.
Seguendo la strada si sale fino alla località Pornito dove si trova un rifugio/bar dove oltre ad una bibita fresca si possono assaggiare anche i formaggi prodotti sul posto.  Da qui parte uno dei sentieri che portano in cima al Redentore,


Si tratta di un sentiero davvero molto suggestivo in quanto è scavato nella roccia nel fianco della montagna.
Infatti la strada costeggia lungo il bordo del monte Altino salendo fin su il monte redentore, passando per lo spettacolare eremo di san Michele Arcangelo. Il panorama è molto suggestivo, a tratti irreale, sei sul costone di una montagna e se guardi dal altra parte il tuo sguardo si perde nell'immensità del mare che accarezza Formia e Gaeta che giacciono sotto i tuoi piedi.


Purtroppo quando siamo andati noi questo sentiero non era completamente praticabile a causa di una frana. Buona parte dei parapetti in legno, che già danno l'impressone di essere fragili in quanto arsi dal sole, erano crollati e pertanto  alquanto pericoloso; Per cui abbiamo optato per l'altro percorso, molto più lungo che gira attorno alla montagna e che permette di visitare sia la cima del monte redentore sia il santuario passando dall'altro lato
Parte del percorso lungo circa 7 km lo abbiamo fatto con la macchina, visto che il tragitto e la pendenza erano oltre la nostra portata di montanari della domenica, in pieno stile camel trophy, asfalto nemmeno a pagarlo...


 all' ultima area pic nic prima della cima abbiamo lasciato l'auto  e preso un percorso di un paio di chilometri che prima in mezzo ad un boschetto, poi direttamente sulla cime di una montagna ci ha portato dinnanzi alla fine del primo  sentiero che permette di raggiungere sia l'eremo sia la cima del redentore con al statua,
due chilometri a piedi e si giunge dinnanzi al santuario,  che altro non è che una grotta naturale chiusa con la facciata di una chiesa.

all' interno è visibile la struttura della grotta con un piccolo altare in marmo.
nei pressi c'e' anche una piccola fonte.




Il panorama e la piccola chiesa valgono la fatica del sentiero in pendenza.
il percorso è accessibile anche a i cani sciolti. La dolce Pilar la tenevo al guinsaglio perchè sono una mamma troppo apprensiva e... soffro un attimino l'altezza..... e quindi mi sono fatta venire tante paure! Ma alla fine anche lei s'e' diverita molto. Di sicuro torneremo a visitare il Redentore, in quanto mi manca il secondo tratto quella della salita fin su la statua, sentiero che non abbiamo esplorato in quanto s'era fatto tardi.


lunedì 14 maggio 2018

occhi


sushi time



Amiamo il sushi. Ovvero luca  ne va pazzo ed io lo seguo e mi diverto a vedergli fare gli occhietti a cuoricino davanti ai piattini che ci prepara il nostro cuoco preferito.
andiamo sempre allo stesso ristorante, ed il cuoco ci ha preso in simpatia, spesso ci regala un piatto di sushi oltre a quelli che abbiamo ordinato.....

ed io poi mi lamento che devo stare sempre a dieta....

domenica 13 maggio 2018

Cipolline light al forno


figlie di una domenica sera in cui come al solito le uniche verdura presente in casa sono aglio e cipolle.
In settimana dal mio fruttivendolo di Carinaro ho trovato le cipolline e ne ho preso un chilo che ho diviso tra me e papà. Il procedimento per realizzare questa ricetta è semplicissimo; Ho pelato e lavato le cipolle (io ne avevo 5 di medie dimensioni), dopodichè le ho sbollentate in acqua salata per 15 minuti.
Scolate, le ho tagliate in due metà nel senso della larghezza e le ho poste  ordinatamente su di una guantierina di carta argento  condite con sale, una macinata di pepe ed una spruzzata di  olio spray.
le ho messe nel fornetto elettrico a 180 gradi per 30 minuti e poi le ho fatte andare a 160 gradi per un altro quarto d'ora (la ricetta dice di cuocerle in forno a bassa temperatura per circa un ora).
Il mio Luca le ha apprezzate, sono venute saporite e croccanti,
provare per credere....



le mie ortensie



la mia dolce Pilar


la mia collezione di sperlonghe

Sono splendide... le mie sperlonghe fatte a mano dai ragazzi del carcere minorile di Nisida! ti aiutano a rendere la tavola meno noiosa.
Per ora ne ho di due misure, la piccola e la media.
Nella piccola i 50 gr di pasta che mi spettano nella dieta ci vanno benissimo e sembrano addirittura un piattone.


Se siete interessati anche voi ad acquistarle sono vendute da un associazione benefica che si occupa di dare una speranza ai ragazzi del carcere minorile di Nisida, l'associazione si chiama Nesis e vendono anche on line.
io nel frattempo cerco un altro motivo per andarne a comprare altre due....



cavolo rosso light

Come sempre sono a dieta e sempre alla ricerca di ricette light che mi permettano di rendere meno triste e monotona  la mia alimentazione.
Oggi sono alle prese con il cavolo rosso. Ne ho comprati due al Simply e ora mi tocca cucinarli.
Taglio il cavolo a quarti e mi sbarazzo del torso centrale, un pò coriaceo, dopodiché lo taglio a striscioline.

lo faccio stufare in padella con due cucchiai d'olio in cui in precedenza ho fatto imbiondire un aglio e salo.   Ci mette quasi un ora, di tanto in tanto aggiungo un pochino d'acqua; ma alla fine il risultato è discreto, ed ho un contorno saporito e diverso dai soliti.
provare per credere.

Dimenticavo: a  metà cottura togliete l'aglio, diventa dello stesso colore del cavolo e sincermente trovarvelo in bocca non è molto piacevole...